Sulla questione “naturale” le opinioni variano, tutte opposte, ma tutte decisamente accalorate. C’è, però, una sottile striscia di Gaza dove anche i più dissidenti si concedono un armistizio. È quel punto di certezza per il quale tutti si mostrano decisamente e congiuntamente d’accordo, concesso solo a un manipolo di “big” che sfuggono a qualsivoglia definizione perché, appunto, decisamente “big”. Tra questi, lungo le colline abruzzesi del centro Italia – a metà strada tra l’Adriatico e l’Appennino centrale – c’è Emidio Pepe, a Torano Nuovo in provincia di Teramo. Nato nel 1932 con una certa morale sulle spalle – in anni in cui era anche solo difficile ipotizzare dinamiche di mercato fatte di associazioni immediate “no solfiti sì naturale” – Emidio segue semplicemente quello che suo nonno già faceva dal 1889 e suo padre Giuseppe dal 1944: vendere vino sfuso.