Torano Nuovo


Torano Nuovo

Torano Nuovo è al centro di una natura incontaminata ancora provvista dei suoi tempi, capace di generare attraverso la terra frutti indimenticabili, abile a ospitare il concetto di lavoro come dono e di trasformare la passione in amore immutabile. Il clima bilancia la morbida e saporosa influenza del mare alle fredde correnti del GranSasso, dando origine a una condizione ideale che permette una maturazione lenta e progressiva dei profumi e un equilibrio ideale tra lo zucchero e l’acidità. Il suolo argilloso-calcareo ospita le radici attraverso un’efficace meccanica che le porta in profondità; inoltre la terra toranese affida loro una spiccata componente minerale che si riverbera nella complessa
longevità delle bottiglie migliori. Nella parte più settentrionale dell’Abruzzo, un lembo di terra situato tra il mare Adriatico da un lato e il Gran Sasso dall’altro, che fornisce il microclima perfetto per permettere alle viti di crescere e produrre uve di eccezionale qualità.
Una combinazione di fattori suolo e clima – i terreni ricchi di argilla che drenano l’acqua, la posizione dei vigneti esposti a un grande arco solare, la grande escursione termica tra giorno e notte che aiuta le uve a riempirsi di zuccheri e il vento costante previene batteri e malattie – tutto questo definisce Torano Nuovo un paese dall’incredibile vocazione viticola.
Torano Nuovo è al centro di una natura incontaminata ancora provvista dei suoi tempi, capace di generare attraverso la terra frutti indimenticabili, abile a ospitare il concetto di lavoro come dono e di trasformare la passione in amore immutabile.

Il clima bilancia la morbida e saporosa influenza del mare alle fredde correnti del GranSasso, dando origine a una condizione ideale che permette una maturazione lenta e progressiva dei profumi e un equilibrio ideale tra lo zucchero e l’acidità. Il suolo argilloso-calcareo ospita le radici attraverso un’efficace meccanica che le porta in profondità; inoltre la terra toranese affida loro una spiccata componente minerale che si riverbera nella complessa longevità delle bottiglie migliori. Nella parte più settentrionale dell’Abruzzo, un lembo di terra situato tra il mare Adriatico da un lato e il Gran Sasso dall’altro, che fornisce il microclima perfetto per permettere alle viti di crescere e produrre uve di eccezionale qualità.

Una combinazione di fattori suolo e clima – i terreni ricchi di argilla che drenano l’acqua, la posizione dei vigneti esposti a un grande arco solare, la grande escursione termica tra giorno e notte che aiuta le uve a riempirsi di zuccheri e il vento costante previene batteri e malattie – tutto questo definisce Torano Nuovo un paese dall’incredibile vocazione viticola.
Vitigni autoctoni

L’azienda agricola Pepe conta diciassette ettari che si
estendono in piccoli appezzamenti tutti attorno la cantina.
La maggior parte dei vigneti è ancora coltivata con l’antico
sistema della Pergola. Il senso di appartenenza dei nostri vini è strettamente legato alla complessità genetica del materiale vegetale che popola i nostri vigneti. Emidio infatti piantò i primi vigneti con il vecchio metodo dell’innesto in campo. Questo lavoro, oramai perso da decadi, consisteva nel piantare il portainnesto, lasciando concentrare il suo apparato radicale esclusivamente nel raggiungimento di nutrimenti in profondità, senza distrazioni nello sviluppo del frutto.

Quando la pianta era ritenuta pronta, veniva allora innestata in campo, lavoro che Emidio fece personalmente sui primi vigneti dopo aver selezionato e preparato ogni gemma, a loro volta provenienti da un vecchio vigneto di Montepulciano. Il patrimonio originario delle gemme ha permesso di moltiplicare ricchezze genetiche, preservando cloni ancestrali unici e fra di loro differenti di Montepulciano e Trebbiano, evitando quindi ogni tipo di standardizzazione riproduttiva. Questo lavoro ci permette di garantire un’unicità dei nostri vigneti, raramente replicabile e un’impronta distintiva e caratteristica ai nostri vini. Questi vigneti oggi hanno più di 50 anni e sono per noi la fonte della selezione massale ogni qual volta ci troviamo a piantare nuovi vigneti.
La Pergola

La Pergola sta a casa Pepe come il Velluto sta al Montepulciano. È un simbolo impregnato di storia e funzionalità che ha segnato per la famiglia uno stile agricolo ed un’attitudine di coltivazione. La fedeltà alla Pergola negli anni è legata al forte amore che Emidio ha sempre nutrito nei suoi confronti. La Pergola è infatti per lui come un pannello solare: la maggiore esposizione solare garantisce maggiore fotosintesi e un rapporto a favore della produzione di energia e accumulazione di riserve, mantenendo lo sviluppo dei grappoli come un processo di evoluzione graduale, complesso e lento. La maturazione del Montepulciano sotto l’ombra delle sue foglie è la chiave dell’eleganza dei suoi tannini; la pergola si propone oggi come una visione risolutiva antica nei confronti del rapido cambiamento climatico.

I NOSTRI VIGNETI
Clicca sulla mappa per scoprire le particolarità di ogni vigneto.

Emidio si occupa
da sempre in prima persona
della cura dell’orto e dell’uliveto
sin dalle prime ore del mattino,
conservando un attaccamento alla terra
composto da osservazione, custodia e
da una gestualità solo all’apparenza
ripetitiva e che, invece, racchiude
il mistero della vita
contadina.

Emidio si occupa da sempre in prima persona della cura dell’orto e dell’uliveto sin dalle prime ore del mattino, conservando un attaccamento alla terra composto da osservazione, custodia e da una gestualità solo all’apparenza ripetitiva e che, invece, racchiude il mistero della vita contadina.

Agricoltura biodinamica
Emidio non ha mai usato prodotti chimici fin dall’inizio, dato che il suo obiettivo principale era quello di avere un terreno vivo per avere vini vivi. L’agricoltura biodinamica si concentra sulle forze vitali esistenti in natura attivate dall’universo cosmico, la vita (bios) è originata dall’attività di quelle forze naturali (dinamiche). Quando la famiglia Pepe si avvicinò all’agricoltura biodinamica nel 2005, leggendo libri, ascoltando lezioni e studiando la filosofia di Rudolph Steiner, Sofia Pepe si rese conto che la maggior parte delle pratiche agricole biodinamiche era già consuetudine a Casa Pepe. Emidio ha sempre rispettato le fasi lunari per ogni pratica in cantina e nei vigneti, ha sempre rifiutato l’uso di qualsiasi prodotto
chimico e concentrato tutto il suo lavoro verso il raggiungimento di un terreno vivo e strutturato. Oggi utilizziamo preparati biodinamici e sovesci per riattivare i microrganismi nel suolo e arricchirne la sostanza. Lasciamo crescere spontaneamente la vegetazione, così che la biodiversità possa esprimersi con unicità nei nostri vini. La biodiversità che ne deriva ci consente di avere un grande numero di famiglie di lieviti che contribuiranno alle nostre fermentazioni spontanee, apportando molteplici profili odorosi che sono strettamente ed indissolubilmente legati alla stagione.
Emidio non ha mai usato prodotti chimici fin dall’inizio, dato che il suo obiettivo principale era quello di avere un terreno vivo per avere vini vivi. L’agricoltura biodinamica si concentra sulle forze vitali esistenti in natura attivate dall’universo cosmico, la vita (bios) è originata dall’attività di quelle forze naturali (dinamiche). Quando la famiglia Pepe si avvicinò all’agricoltura biodinamica nel 2005, leggendo libri, ascoltando lezioni e studiando la filosofia di Rudolph Steiner, Sofia Pepe si rese conto che la maggior parte delle pratiche agricole biodinamiche era già consuetudine a Casa Pepe. Emidio ha sempre rispettato le fasi lunari per ogni pratica in cantina e nei vigneti, ha sempre rifiutato l’uso di qualsiasi prodotto chimico e concentrato tutto il suo lavoro verso il raggiungimento di un terreno vivo e strutturato. Oggi utilizziamo preparati biodinamici e sovesci per riattivare i microrganismi nel suolo e arricchirne la sostanza. Lasciamo crescere spontaneamente la vegetazione, così che la biodiversità possa esprimersi con unicità nei nostri vini. La biodiversità che ne deriva ci consente di avere un grande numero di famiglie di lieviti che contribuiranno alle nostre fermentazioni spontanee, apportando molteplici profili odorosi che sono strettamente ed indissolubilmente legati alla stagione.
Organismo Agricolo
Uno dei principi cardine dell’Agricoltura Biodinamica è la concezione di azienda come organismo agricolo: ci teniamo ad arricchire la biodiversità attorno ai nostri vigneti tramite una pensata ed attenta rotazione delle colture su un piano quinquennale. Ad oggi, ognuno dei nostri vigneti confina con un appezzamento di nostra proprietà che ospita colture come favino, girasoli, ceci, farro, grani antichi, orzo, erba medica, mais. La ricchezza di colture arricchisce la biodiversità, accoglie e nutre una molteplice varietà di insetti, si popola di una fauna che andava a poco a poco scomparendo ed è fonte vitale di lieviti che restituisce alla vigna vicina.
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